Ultimato al quartiere giuliano-dalmata, dopo anni di degrado, il restauro del monumento ai caduti giuliani, istriani, fiumani e dalmati di tutte le guerre

Dopo anni di incuria e degrado, il restauro del monumento è stato completato grazie alla pressione esercitata, sul Municipio di Roma IX, dal Coordinamento delle associazioni del quartiere Giuliano-dalmata (il quartiere, nei pressi appunto dell’EUR e vicinissimo a Via Laurentina, che nel dopoguerra, dal ’47 in poi, ospitò molti profughi istriani, giuliani e dalmati). Coordinamento composto da Società di studi Fiumani – Museo di Fiume (direttore, il prof. Marino Micich,storico), Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sezione Roma (fra le tante organizzazioni di profughi dell' "Esodo adriatico", l' ANGVD fu l'unica a strutturarsi a livello nazionale, caratterizzandosi fin dall'inizio per una spiccata fede religiosa e un impegno ideologico apartitico), Giuliano dalmata nel cuore, Ass.ne Sportiva Giuliana e Ass.ne per la cultura fiumana istriana dalmata nel Lazio. Un riferimento doveroso - sottolineano i dirigenti di questo Coordinamento - va fatto ai membri della Commissione cultura del IX Municipio, e infine a Carmela Lalli, assessore alle Politiche dei Diritti alla Scuola, Crescita Culturale, Turismo e Sport: che hanno reso possibile anche questo progetto.
L’iniziativa, inoltre, fa parte di un progetto di "Museo diffuso" iniziato a realizzare l’anno scorso, con la posa delle pietre del ricordo in Piazza Giuliani e Dalmati. Altre iniziative – informa ancora il Comitato - seguiranno nel corso del 2021.

Questo è un articolo pubblicato il 29-10-2020 alle 08:56 sul giornale del 30 ottobre 2020 - 253 letture
In questo articolo si parla di cronaca, articolo, Fabrizio Federici