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Uno sguardo su Roma: Castel Sant'Angelo

2' di lettura 29/12/2020 - “Uno sguardo su Roma”, rubrica dedicata alle fotografie più significative della nostra capitale. Potete mandare le vostre foto via mail all’indirizzo redazione@vivereroma.org.

Lo scatto di oggi è dedicato a Castel Sant’Angelo, o Mausoleo di Adriano, situato sul Lungotevere. Nato nel 123 d.C. per essere il sepolcro dell’imperatore Adriano e della sua famiglia, è ad oggi un museo visitabile. Il castello mantenne la sua funzione di sepolcro fino al 403 d.C., quando l’imperatore Onorio decise di includerlo nelle mura aureliane trasformandolo in una struttura di difesa. Infatti, successivamente, Papa Orsini fece costruire il Passetto di Castel Sant’Angelo per collegare il castello a San Pietro così da poter scappare e rifugiarvisi in sicurezza in caso di necessità. L’edificio restò in mano ai Papi tranne per un breve periodo (dal 1378 al 1395) durante il quale ospitò una guarnigione francese che voleva testare i primi cannoni su una città situata nelle vicinanze. Di conseguenza l’esercito romano attaccò i soldati francesi costringendoli alla resa, i quali però distrussero il monumento. Grazie a Papa Bonifacio IX, nel 1395, l’edificio fu risistemato e ampliato. Durante il corso dei secoli, Castel Sant’Angelo fu modificato in base alle necessità dei papi e dell’esercito, da sepolcro a baluardo difensivo, da dimora a prigione, fino ad arrivare al museo di oggi. L’edificio resistette anche al sacco di Roma del 1527. Inoltre popolani ed ecclesiastici, successivamente, trovarono rifugio nel castello durante la peste.

Sulla sommità di esso possiamo trovare un angelo di bronzo che dà il nome all’intera struttura. Infatti sembra che nel 590 d.C. Roma fu colpita da una terribile epidemia di peste e, per scongiurarla, il Papa Gregorio I Magno organizzò una processione. Passando davanti al castello, per arrivare a San Pietro, fu visto librarsi in cielo l’arcangelo Michele nell’atto di rinfoderare la spada come segnale che la peste sarebbe finita a breve. lI effetti di lì a poco ebbe fine, e così il Mausoleo fu rinominato Castellum Sancti Angeli.

Foto di http://instagram.com/simoneb72








Questo è un articolo pubblicato il 29-12-2020 alle 20:53 sul giornale del 31 dicembre 2020 - 401 letture

In questo articolo si parla di cultura, articolo, Giulia Nausicaa Perversi

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