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L'ACoS controlla l'accessibilità di tutte le stazioni metro di Roma

2' di lettura 22/07/2021 - Nella primavera scorsa, in seguito ad alcune segnalazioni ricevute dagli utenti, l’Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali di Roma Capitale (ACoS) ha realizzato un monitoraggio indipendente della qualità sull’accessibilità delle stazioni metro: rilevando la funzionalità dei sistemi di traslazione (ascensori e scale mobili), la presenza del personale Atac di supporto e la presenza di percorsi per non vedenti/ipovedenti. Il monitoraggio è stato svolto in due fasi, a maggio e a giugno.

Inoltre, informa l' ACoS in un comunciato ufficiale, in considerazione dell’emergenza sanitaria e del rischio cui sono esposti gli utenti del trasporto pubblico, per ogni stazione, negli orari di punta della mattina e della sera, è stata rilevata la presenza di personale addetto a far rispettare le misure anticontagio, dei dispenser di gel igienizzante, degli adesivi che indicano il corretto distanziamento da mantenere e la possibilità di salire sui treni in sicurezza in base ai livelli di affollamento.

Per i sistemi di traslazione, le maggiori criticità, pur con delle differenze tra scale mobili e ascensori, sono state riscontrate soprattutto sulla linea B: da Rebibbia a Colosseo, fatta eccezione per le scale mobili di Ponte Mammolo, tutte le stazioni hanno gli impianti fermi, mentre a Tiburtina, nella rilevazione di giugno, funzionava solamente un ascensore su tre. Considerando che le stazioni Policlinico e Castro Pretorio sono chiuse da fine 2020 per lavori di sostituzione integrale degli impianti di traslazione, il risultato è che in 7 stazioni su 8 le persone con disabilità, a mobilità ridotta o con passeggini non possono evitare di usare le scale.Situazione, quest'ultima, assolutamente inaccettabile, a maggior ragione in una grande capitale

I percorsi per non vedenti/ipovedenti sono stati riscontrati nella maggior parte dei casi; solo sulla linea A ne è stata rilevata l’assenza, laddove, su un totale di 27 stazioni, la Carta di qualità dei servizi prevede che almeno 12 ne siano dotate.

Per quanto riguarda le misure anticontagio, la presenza di personale addetto al mantenimento della distanza di sicurezza è stata rilevata in una minoranza di casi, e prevalentemente nell’atrio delle stazioni. Sono, però, gli stessi utenti ad adottare spontaneamente comportamenti atti al rispetto del distanziamento interpersonale, specie nell’atrio e nei corridoi, meno sulle banchine (alla faccia, osserviamo, di tanti discorsi su una naturale " allergia alla disciplina" degli italiani). La possibilità di salire in sicurezza su tutte le carrozze del treno è stata riscontrata mediamente nel 75% dei casi, valore che, nella fascia di punta pomeridiana, scende al 56%. Più facile salire in sicurezza, mantenendo la distanza di almeno un metro, sul primo treno in arrivo in banchina, possibile nel 90% dei casi, nell’84% in fascia pomeridiana.

Il Report è scaricabile a questo indirizzo: https://www.agenzia.roma.it/it-schede-918-monitoraggio_tpl






Questo è un articolo pubblicato il 22-07-2021 alle 15:31 sul giornale del 23 luglio 2021 - 157 letture

In questo articolo si parla di attualità, roma, lazio, articolo, Fabrizio Federici

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